Il salame felino
€ 18,50 al kg

felino

Cenni storici

I primi riferimenti al Salame Felino si trovano già in alcuni autori latini del I secolo d.C. (Apicio De Re cocquinaria). Il Salame Felino era ben noto nelle corti che si sono succedute nella capitale: dai Farnese, ai Borbone, alla Duchessa Maria Luigia. La più antica raffigurazione del prodotto pare essere rappresentata nella decorazione interna del Battistero di Parma (1196-1307), dove, nella lastra dedicata al segno zodiacale dell’acquario, compaiono, posti a cavallo di un sostengo girevole di una pentola, sul focolare, due salami che per dimensioni e forma, ancora attuali, sono riconducibili al «Salame Felino».

Area di produzione

Il territorio di produzione del Salame Felino, individuato nell’intera provincia di Parma, è contraddistinto dalla presenza di aree collinari e pianeggianti allo stesso tempo e dalla presenza di laghi e miniere di sale. In tutta l'Emilia-Romagna, e anche in altre regioni, si prepara un salame simile, chiamato comunemente salame "tipo Felino".

Tecniche di produzione

Il salame di Felino si produce per tradizione con pura carne di suino maiale. L'impasto è costituito da carne di maiale chiamata "trito di banco" (sottospalla dell'animale), all'incirca composta da un 70% di magro e un 30% di parti grasse scelte. La macinazione avviene con trafile medie, ottenendo un impasto a grana medio-grossa che viene addizionato con sale, pepe a grani interi. Solitamente vengono aggiunte piccole quantità di nitrato di potassio e talvolta anche ascorbati (antiossidanti e regolatori di acidità) e zuccheri. Dopo la macinazione, vengono aggiunti anche aglio e pepe pestati e sciolti in vino bianco secco, quindi l'impasto viene insaccato in budello naturale suino di origine danese. Tradizionalmente, per la confezione del salame di Felino si utilizza il cosiddetto budello gentile, ossia la parte intestinale del maiale che corrisponde al retto: si tratta di un budello d'aspetto liscio e dal grosso spessore, che consente di mantenere morbido l'impasto che contiene anche dopo stagionature lunghe. La stagionatura ideale per il salame di Felino è di almeno 60 giorni, propiziata dal particolare microclima della località parmense.

Caratteristiche del prodotto

Si presenta di forma cilindrica, con un’estremità più grossa dell’altra e una superficie bianco-grigiastra. Al taglio è di colore rosso rubino con parti grasse bianche, senza macchie. Sapore dolce e delicato, aroma delicato.

Lo sapevi che...

...La tradizione vuole che lo spessore di ogni fetta di salame di Felino sia tale da contenere esattamente un grano di pepe nero?